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Certificazione di parità di genere e benefici fiscali

Dal 1° gennaio 2022 è prevista la Certificazione di parità di genere: le aziende pubbliche e private possono ottenere una certificazione, una novità assoluta, che attesta le politiche e le misure concrete adottate dalle aziende per ridurre il divario di genere in relazione all’opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

CHI LA PUO' OTTENERE

Possono ottenere la certificazione tutte le aziende, indipendentemente dai limiti dimensionali, e quindi anche quelle con meno di 51 dipendenti non obbligate alla redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale. Adempimento a sé stante rispetto alla certificazione. La certificazione non è pertanto un obbligo ma una scelta per l’impresa.

Una scelta vantaggiosa. La certificazione consente di accedere ad un sistema di premialità ai datori di lavoro che pongono in essere iniziative volte a ridurre il divario di genere.

Quali sono le misure agevolative?

L’acquisizione della certificazione consente l’accesso alle seguenti misure agevolative:

  • sgravio contributivo a favore delle aziende che al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento siano in possesso della certificazione, applicato su base mensile che non può essere superiore all’1% dei contributi dovuti, né oltrepassare il limite massimo di euro 50.000,00 annui per azienda (art. 5, commi 1 e 2, L. n. 162/2021);
  • punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuto di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti (art. 5, comma 3, L. n. 162/2021).

Per incentivare questo strumento innovativo, il legislatore italiano ha introdotto ulteriori benefici:

  • la riduzione del 30% della garanzia fidejussoria per la partecipazione alle gare pubbliche (art. 93, comma 7, del d.lgs. n. 50/2016, modificato dall’art. 34, comma 1, del D.L. del 36/2022);
  • criterio premiale nella valutazione dell’offerta, che le amministrazioni aggiudicatrici dovranno indicare nel bando di gara, nell’avviso o nell’invito (art. 95, comma 13, del d.lgs. n. 50/2016, modificato dall’art. 34, comma 2, del D.L. n. 36/2022).

Sono previste ulteriori iniziative, ancora in fase di attuazione.

A livello nazionale:

  • contributo, erogato agli Organismi di Certificazione accreditati, per un massimo di 12.500,00 euro a impresa;
  • 2.500,00 euro a impresa erogati direttamente alle imprese per coprire le spese di servizi di consulenza e accompagnamento alla certificazione, tramite voucher.

A livello regionale, la Regione Lombardia per sostenere le micro, piccole e medie imprese, che vogliono conseguire la certificazione della parità di genere, ha previsto incentivi declinati in due linee di finanziamento:

  • Linea A) Servizi consulenziali di accompagnamento alla certificazione; si potranno finanziare servizi di consulenza a supporto delle imprese che intendono avviare attività propedeutiche condurre un’analisi dell’organizzazione della parità di genere;
  • Linea B) Servizio di certificazione della parità di genere; finanziamento a rimborso delle spese sostenute dalle imprese per ottenere la certificazione della parità di genere.

L’incentivo, in regime di De Minimis, è stato previsto per un massimo di copertura dell’80% sul totale delle spese sostenute:

  • Euro 7.000,00 valore massimo a copertura di servizi di consulenza;
  • Euro 9.000,00 valore massimo a copertura dell’Ente di certificazione.

Cosa si deve fare?

La corretta compilazione del rapporto sulla situazione del personale è il requisito di base per ottenere il rilascio della certificazione della parità di genere.

Con il decreto 29 aprile 2022, la Ministra per le pari opportunità ha disciplinato i parametri per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese e le modalità di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri territoriali e regionali di parità. Il decreto citato, congiuntamente alla successiva approvazione da parte dall’UNI, organismo nazionale di normazione, della Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 contenente “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni”, entrata in vigore in data 16 marzo 2022, ha stabilito che i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese siano appunto quelli contenuti nella Prassi citata e che al rilascio della suddetta certificazione provvedano gli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008.

Inoltre, con i Decreti del Dip.to Pari Opportunità del 27 gennaio 2022 e del 22 febbraio 2022 sono stati istituiti, rispettivamente, la “Cabina di regia interistituzionale per la parità di genere” e “l’Osservatorio nazionale per l’integrazione delle politiche per la parità di genere”.

Mentre, con il Decreto del Dipartimento delle pari opportunità del 5 aprile 2022 è stato istituito il “Tavolo di lavoro permanente sulla certificazione di genere alle imprese”.

Infine, la Legge di Bilancio 2022 (art. 1, commi 139-147, L. 234/2021) prevede l’adozione di un Piano strategico nazionale per la parità di genere, con l’obiettivo, tra l’altro, di realizzare un sistema nazionale di certificazione della parità di genere – che rientra anche negli obiettivi previsti dalla Missione 5, componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza – e istituisce un Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere, con una dotazione di 3mln di euro per il 2022 (art. 1, comma 660, L. 234/2021).

Il tema della parità di genere rappresenta una delle sfide, nell’ambito delle politiche di genere e rappresenta un aspetto che, sotto il profilo normativo, ha ricevuto una forte attenzione.

Dott. Edoardo Manucci