Oggetto del presente articolo è il diritto successorio di altri parenti ex art 572 del codice civile. Il predetto articolo recita testualmente "Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti (583), né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi (76 c.c.), senza distinzione di linea. La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado (77 c.c.)".
Per meglio comprendere, ipotizziamo il caso di una donna (non sposata) che muore senza lasciare alcuna disposizione testamentaria, senza figli e/o sorelle/fratelli. I cugini hanno diritto a succedere? La risposta è sì in quanto parenti in linea collaterale di quarto grado.
I cugini, infatti, rientrano tra quelle persone che, pur non discendendo l’una dall’altra, hanno uno stipite in comune, ovvero i nonni.
Per quanto concerne, infine, le quote che si andranno a formare, poiché sono tutti di pari grado, si formeranno tante quote eguali quanti sono i chiamati.
Ma i figli dei cugini defunti hanno diritto di succedere nell'ipotesi di cui innanzi? La risposta è no: in tal caso, l'eredità verrà divisa esclusivamente tra i cugini in vita in quanto parenti in linea collaterale di quarto grado atteso che, sebbene l’art. 572 c.c. non lo dica espressamente, per la sua applicazione è altresì necessario che non possa operare l’istituto giuridico della rappresentazione (art 467 e ss.. c.) in favore di discendenti dei cugini.
In presenza dei suddetti presupposti la successione degli altri parenti è regolata dal principio del grado e, pertanto, il parente più prossimo (cugini) esclude tutti gli altri, mentre a parità di grado l’eredità si divide per capi, a differenza di quanto è previsto per la successione dei fratelli e delle sorelle (nel qual caso la divisione avviene per stirpi).
Esempio: Tizio, celibe, muore senza fare testamento e senza lasciare né discendenti diretti né ascendenti. I parenti più vicini in vita sono il cugino Caio e Sempronio, figlio di un altro cugino morto tempo prima. Tutta l’eredità andrà a Caio in quanto parente più prossimo rispetto a Sempronio.
Avv. Alfredo Bonanni